Famiglia

L’emergenza è qui

Centro comunitario Agape.

di Redazione

Negli anni 70 hanno fatto uscire dal manicomio di Reggio Calabria, un lager da 700 ricoverati, alcuni bambini che erano nati lì e non avevano mai visto il mondo esterno. Poi fu la volta del brefotrofio dove, dalle culle, i neonati imparavano a conoscere le crepe sul soffitto molto prima di qualche fisionomia umana. Ne hanno viste tante, i volontari e le famiglie di Agape, l?associazione creata dall?energia instancabile di don Italo Calabrò. E anche oggi fanno i conti con situazioni al limite. «Anche se il Comune di Reggio, pur tra molte contraddizioni, ha iniziato a svolgere il suo ruolo nel progetto affido», spiega Mario Nasone, presidente del Centro comunitario Agape, «Negli altri 97 comuni della provincia mancano tuttora i servizi fondamentali». In una realtà come il territorio reggino, dove l?incidenza della povertà economica, l?alto rischio di devianza, criminalità e abusi familiari favoriscono gravemente l?allontanamento dei minori dalla famiglia, l?emergenza è altissima. «Le criticità nella nostra realtà derivano», prosegue Nasone, «anche dai problemi di gestione dell?affido. Se la famiglia affidataria è lasciata sola, senza un costante sostegno dei servizi, invece di essere un esempio positivo che ?contagia?, diventa esperienza frustrante da non seguire». Senza il sostegno di associazioni familiari come l?Agape tantissime famiglie non avrebbero nemmeno iniziato questa esperienza. «Il nostro ruolo è indispensabile in realtà che presentano carenze di servizi sociali», sottolinea Nasone, «e andrebbe potenziato affidandoci la gestione di veri e propri centri polivalenti di servizio alle famiglie, che potrebbero eventualmente essere finanziati con progetti nazionali di solidarietà». Agape garantisce alle famiglie anche uno spazio mensile di auto-aiuto, per rapportarsi con la famiglia d?origine, a gestire la complessità dei rapporti con il tribunale, impostare la relazione con il minore. Info: agaperc@libero.it


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